VOLLEYLAND 2007

Ancora, dopo due giorni, non riesco a trovare le parole giuste per raccontare di VOLLEYLAND.
La prima cosa che mi viene in mente e’ “ STUPENDO!! “.
Si, per uno che ama la pallavolo e che soprattutto ama l’ambiente pallavololistico, una manifestazione cosi’ ha veramente qualcosa di incredibile.

Nella giornata di domenica ho visto campioni “ vecchi” e “ giovani “ mescolarsi a migliaia di ragazzini entusiasti e bramosi di portarsi a casa un ricordo o un’emozione.
Migliaia di “ divise “ diverse di colori diversi di societa’ diverse, ma con un unico spirito.
Ragazzini a “ caccia “ dei propri idoli, COZZI, ZLATANOV, SAVANI, SEMENZATO, CISOLLA, VERMIGLIO.
I piu’ anziano a “ caccia “ dei propri, GRAVINA, VULLO, ZORZI, GARDINI, DESPAGNE, BERTOLI…..
Tutti, li, tra gli stand delle societa’, tra l’ultimo gadget da comprare e esibire all’allenamento di lunedì.

( Vigor Bovolenta )

Dappertutto si vedeva gente giocare, nei corridoi, nelle terrazze all’aperto. Una rete improvvisata con un filo, un pallone, ed ecco il piu’ splendido dei palazzetti e il piu’ animato dei tornei.

( il nostro torneo interno, ovviamente vinto da GIOVANNI )

Gente e ancora gente, e i numeri parlano chiaro, 23.000 persone in 2 giorni, piu’ di 200 partite di minivolley solo la giornata di Domenica.
9.800 persone hanno assistito alla partita delle ALL STAR FEMMINILE, e addirittura 12.000 alla finale della TIM CUP ( vinta dalla Sisley per la cronaca ).

( 12.000 !!! )

(minivolley)

Invece a vincere e’ stato il VOLLEY con il suo mondo, privo di TORNELLI, di MANGANELLI, di BOMBE CARTA, un mondo anacronistico, a volte surreale, dove le tifoserie si scambiano grandi strette di mani, e applausi, dove i campioni vanno a festeggiare tra i tifosi a fine partita.

Ho visto tanti sorrisi sui volti, ho visto serenità e allegria, ormai autentica rarità quando si parla di sport, purtroppo. E sono stato orgoglioso di appartenere a questo piccolo-grande mondo, di sentirmi il volley nelle vene, di sentire ovunque dire “che bello essere qui, sono proprio contento”.