Avrei potuto scrivere: dalla serie Z alla serie A.
... Da quando mi sono fatto una mia idea del volley e dello sport mi rendo conto che la mia filosofia è: " partire dal basso ". Ovvio per chi fino a settembre non aveva nessun tesserato e ora venticinque bambini fanno pallavolo sotto lo stesso nome, è quasi obbligatoria una partenza dal basso, ma anche in generale ritengo che basi solide facciano una solida società. Certo che non si può pensare di riuscire ad arrivare in serie A solo partendo dal basso, almeno non più. C'è una deadline che separa in maniera marcata il dilettantismo dal professionismo, sia in termini economici che in termini tecnici. Ma la spinta dal basso permette di creare anche i presupposti per fare il salto di qualità qual'ora ci fosse realmente il bisogno.
Partire dal basso, ma cosa intendo io? È sufficiente mettere un GRANDE allenatore ad allenare il Minivolley? No!! No se non ha certe caratteristiche che innescano quel meccanismo che dà il via a tutto: IL SENSO DI APPARTENENZA! Ecco perché un ottimo tecnico, anche se inserito alla base del progetto sportivo, non è detto che riesca a innescare questo processo, perché magari è bravo ma poco comunicativo, oppure non ha sposato in pieno la filosofia della società oppure semplicemente non ritiene importanti certe cose e quindi fa fatica a trasmetterle, fatto sta che alla fine le aspettative di crescita sono inferiori a quello che si pensava.
Ma faccio un passo indietro. Cosa intendo io per " Base"?
La base di una società non è fatta solo di atleti o di dirigenti e allenatori, è fatta da genitori, da nonni, da istituzioni, da enti di promozione, da enti sociali e da altre associazioni sportive.
Un mondo ampissimo dove si possono trovare competenze e risorse che spesso neache ci immaginiamo.
I genitori, per molti, sono una vera rottura di scatole, sempre troppo presenti, sempre troppo esigenti, sempre proppo pressanti, ma nessuno si forza di chiedere ad un genitore: ma tu cosa puoi fare per la nostra società?
Magari si può trovare un arbitro, un segnapunti, un semplice supporto alla squadra, un factotum che ci può dare una mano a risistemare la rete o a rimettere i palloni a fine serata.
Il segreto? Non chiedere a qualcuno di fare l'elettricista se di lavoro fa il falegname.
Il rapporto con le istituzioni: una base solida ha bisogno che il comune o gli enti locali, capiscano la " Mission " della società e che se la società esiste, esiste per i ragazzi del comprensorio. È uno scambio inevitabile, se vogliamo che le istituzioni ci siano vicine, noi dobbiamo essere vicini alle istituzioni. E soprattutto che siano orgogliosi di sostenerci.
Lo sport è un grandissimo volano per il turismo e per chi di turismo vive, altra grande opportunità per radicarsi nei territori. Se, organizzando eventi stagionali, riesco a creare un piccolo indotto economico per il territorio, il territorio è più aperto a dare un contributo per realizzarli. Dout des!
Condivisione di eventi e valori con altre realtà sportive. Molto spesso le proposte sportive in un paese sono tantissime e come da tradizione ci si guarda tutti in " cagnesco " nella continua lotta per il reclutamento dei bambini: calcio, danza, pallavolo, basket, nuoto... Chi più ne ha più ne metta, ma creare sinergia con altre realtà amplifica tutto quello che ho scritto sopra, non per forza creando eventi sportivi condivisi,.ma eventi sociali, artistici, culturali, che possano fare da cassa di risonanza per lo sport.
Insomma sotto la base ci sono tante opportunità a cui guardare e fare attenzione. Se si cresce lo si fa tutti assieme, e guardando al di fuori del proprio orticello, anzi, spalancando i cancelli e lasciandosi contaminare.
PS. C'è un altra base che però è importante, anzi, fondamentale, cioè la " base tecnica ".
I tecnici di una società sono una roulette russa, che ogni anno cambia, ciò che non cambia mai è la società che gli accoglie. Ecco, proprio la società deve avere una forte consapevolezza che l'allenatore del minivolley deve avere un programma tecnico ben collegato con l'allenatore dell'under successiva e così via.
Una costante verifica tecnica e soprattutto un costante confronto tra allenatori aiuta ad aumentare il livello tecnico futuro.
I ragazzi non sono degli allenatori ma della società.
Insomma, la base è ciò che sostiene e sosterrà il futuro di ogni società, ma soprattutto la "base " è la più grande pubblicità.
Valori, programmi e visione, un percorso lungo dalla Z alla A!
vlrnk