La forza che ho dentro - di Simone BANDINI
Iacopo Antonio Ortolani, “Rima Per Plinio”
Perché proprio a me? In questi versi c’è la vicenda dolorosa di un padre ma anche la sua serena accettazione. Iacopo è un uomo che ha sofferto, e molto, per la malattia improvvisa del piccolo Plinio. Un responso implacabile: diabete mellito di tipo 1. Questi stessi versi ci parlano di una vita radicalmente cambiata, dove gli accadimenti quotidiani non contano più e si cercano disperatamente le ultime energie rimaste. Si afferra tutto, pur di continuare a sperare, ed è così che si radunano forze impensabili.
Questa “Rima per Plinio” ha vinto di recente – il 10 novembre, n.d.r – il premio nazionale “Il Diabete a Colori”, nella parte del concorso dedicata all’espressione ed alla poesia. La critica ne ha riconosciuto il valore emotivo, la dolcezza e la profonda umanità. Il premio, una consistente somma di denaro messa a disposizione dalla casa farmaceutica Lilly, sosterrà gli altri bambini affetti da diabete mellito tipo 1 nei paesi poveri.
La storia di Plinio ha fatto il giro dei network nazionali per il presunto caso di malasanità che ha coinvolto il pediatra e gli ospedali di Sansepolcro e Perugia. Una diagnosi sbagliata ed un intervento tardivo, la corsa all’ospedale e poi il coma. La vita familiare distrutta, le valigie sempre pronte, il calvario per le cliniche di mezza Italia, tanto buio e poche speranze e, infine, quello che il padre chiama “un miracolo”, ovvero il risveglio del bimbo ed un quadro clinico in netto miglioramento.
Oggi Plinio è un bimbo come tutti gli altri; se non che deve essere monitorato costantemente – sino a 15 volte al giorno, notte compresa! Sua madre, Brunella, ha dovuto smettere di lavorare per seguirlo. Eppure nei suoi occhi, l’amore materno traspare forte, sereno, mentre accenna un sorriso e tutto torna normale. Iacopo, d’altra parte, dopo un comprensibile salto nel vuoto, ha ricominciato a vivere, ed alla grande, con una convinzione ed una voglia di fare che lasciano stupiti.
Vi vogliamo infatti parlare del suo gruppo di amici-runners, che sostengono la causa della lotta al diabete in modo formidabile. Innanzitutto promuovendo la corsa come stile di vita. Il quartetto, che ad oggi è composto dall’imprenditore Paolo Nania, dall’operatore sociale Riccardo Ciotti, dall’avvocato Andrea Guerra e dallo stesso Iacopo Ortolani, si è dato un nome – PDP, Porta del Ponte, il luogo di ritrovo a Sansepolcro –, una scaletta di tre-quattro allenamenti settimanali, più una sessione nel weekend. Gli atleti gareggiano con le loro casacche dedicate e così sostengono la loro causa in giro per l’Italia assieme all’associazione “Diabete No Limits”.
“La gente ha bisogno di capire, leggere, informarsi e vedere. Nessuno si dovrà più sentire solo, talvolta basta una parola, una semplice breve telefonata… occorre valutare con il metro giusto le vicende della vita”, ci racconta Iacopo che poi prosegue: “Ho rifondato tutta la mia scala di valori. Il sorriso di Plinio, oggi, è il colore stesso delle mie giornate”.
“Quando corriamo”, dice entusiasta, “il diabete non esiste, i problemi allentano la presa, tutta la giornata assume un aspetto diverso, si ammanta di spirito positivo e voglia di fare. Plinio dovrà crescere tra persone vincenti, non dovrà mai sentire la sua condizione come un limite. Alla fine fare attività all’aperto, mangiare e bere bene ed in moderazione, andare a letto presto, sono tutti fattori propedeutici al successo”. Parola di padre, di un grande padre, e noi gli crediamo, vista la sua indefessa risoluzione.
E c’è dell’altro. Iacopo sta già scrivendo un libro sulla sua vicenda: un viaggio di perdizione e rinascita, disperazione e speranza, rabbia ed infinito amore.
Il gruppo di runners PDP di Sansepolcro è aperto a chiunque voglia farne parte in termini di allenamento, condivisione e collaborazione. Per contattare Iacopo Ortolani scrivete a ortolaniiacopo@gmail.com o telefonate allo 0575 740936
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