07 dicembre 2010

considerazioni da mamma

grazie a sandro milli che mi ha fatto riflettere. questa volta da genitore e non da allenatore o da appassionata di volley. da genitore di un bambino di dieci anni che vuole praticare uno sport.
:-mamma voglio andare a calcio!
:-sei sicuro?
:-si!
...benissimo ci informiamo e sembra che la scuola calcio del nostro paese offra un buon servizio, società blasonata, servizio con pulmini per il trasporto, un sacco di materiale tecnico compreso nel prezzo, la partecipazione al campionato...i tornei etc. etc. sembra funzionare tutto!
benissimo! iscrizione fatta! e ce ne torniamo a casa con una vagonata di materiale (maglie, tute, calzini,...) e un bambino strafelice!
mai e poi mai mi sarei sognata di chiedere
:-ma l'allenatore che seguirà mio figlio è qualificato?
immagino che sia implicito che svolgendo attività nel settore giovanile la società sui sia PREOCCUPATA di trovare un allenatore (oltre che a buon mercato) capace e qualificato per assolvere al delicatissimo compito a cui è chiamato!
.....è come se andassi dal macellaio chiedendo di vedere il suo libretto sanitario, la sua licenza!
invece impariamo che "a volte" ad insegnare uno sport ai bambini sono dei semplici appassionati autodidatti.
non commetterò più questa leggerezza!!!
sara, la mamma di giovanni

2 commenti:

valerinik ha detto...

Da PAPA' di questo NEO CALCIATORE, purtroppo devo dirlo: la pallavolo nostrana e' anni indietro rispetto alla gestione e organizzazione del CALCIO e non venitemi a dire: si ma I NUMERI ... la TELEVISIONE... i SOLDI...
Per rpomuovere la pallavolo non BASTA AVERE SOCIETA' di SERIE A alle spalle e sperare che la gente arrivi da se...

Vanno bene i CARTONI ANIMATI,e l'ENTUSIASMO, ma e' solo con la PROFESSIONALITA' e la QUALITA' DEL LAVORO che l'attaccamento al proprio sport RIMANE e ultimamente il nostro sport da solo prova di POCA SERIETA'...

sandro ha detto...

Credo che anche il Calcio con numeri molto più grandi ha prodotto poco come la pallavolo.
pallavoliste e pallavolisti cresciuti nei nostri disorganizzati e poco seri vivai militano in campionati di livello nazionale.
Il problema è forse che se ci sono le doti, e solo poche/i le hanno, basta poco per farli salire se si hanno tra le mani atlete/i che hanno difficoltà nella banalissima deambulazione nemmeno i più affermati "Barbolini" ci ireranno fuori campioni, l'unica cosa che potranno fare sarà scartarli.
Il problema quindi nei più piccoli è proprio la presenza di personale qualificato che sappia anche consigliare le famiglie su azioni da intraprendere fin che son piccoli perchè questi problemi fisici vengano eliminati o ridotti, ovviamente per la loro vita più che per la pallavolo.