AMARO RITORNO

Tornando alla PALLAVOLO.....

Di tutte le esperienze che ho avuto ( in 24 anni di onesta carriera !! n.d.r. ) un momento che mi ha sempre dato una forte emozione e' sicuramente la trasferta con il PULMINO.

Avevo 13 anni quando andammo per la prima volta in trasferta ad AREZZO ricordo l'emozione di essere tutti insieme, con l'allenatore seduto difianco all'autista e tutte le borse ammassate infondo......
Era una domenica mattina e ai sbadigli, si mischiavano risate, scherzi, cori goliardici e l'immancabile colazione preparata della mamma......

Il viaggio d'andata non cambiava mai, neanche con il passare degli anni, cambiava il livello di sonno ( dettato dalle prime serate passate a ballare ) la pesantezza degli scherzi, i primi WALKMAN ( rigorosamente musica anni 80 ) e la sana colazione veniva sostituita da MARS o dal DUPLO comprati al bar prima di partire......

Pero', cio' che cambiava era il RITORNO, sempre condizionato da come era andata la partita. Passando dalla gioia piu' sfrenata alla tristezza piu' pesante.
Dopo le sconfitte, avevamo sempre quel senso di " pesantezza " nel cuore, ci sentiva colpevoli, si ripensava a come avevamo giocato, agli errori di squadra a quelli personali.
Interminabili silenzi interrotti solo da colpi di tosse o sa qualche parola sussurrata come a non voler " rompere " quel momento di riflessione......

Ma c'erano anche le vittorie, quelle combattute, quelle inaspettate, quelle dovute, e li il PULMINO si trasformava. Cori di autoincitamento, risate, balli, soddisfazione orgoglio, urla dai finestrini come a voler suggellare la vittoria al nemico e tutto ci sembrava piu' bello, in quelle partite avevamo fatto sempre la schiacciata piu' bella, la difesa piu' impossibile....

Momenti davvero unici, ma entrambi importanti, vissuti ancora con la stessa emozione.... anche adesso che guido io il pulmino....

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