IL TESTO DEL MESSAGGIO
La Lega Pallavolo Serie e i suoi Club si stringono intorno al dolore della famiglia dell'ispettore capo di Polizia, Filippo Raciti, e dei suoi colleghi. Un coraggioso esponente delle forze dell'ordine è stato ucciso, una vita calpestata in un luogo dove doveva esserci solo gioia, non morte. Noi, capitani delle squadre oggi in campo, col lutto nel cuore parliamo a nome di tutta la nostra Serie A. Abbiamo scelto di continuare a giocare per fare il nostro dovere. Per onorare come meglio sappiamo fare la memoria del poliziotto scomparso. E dimostrare che, dove si fa sport, può e deve esserci soltanto sport.
Questo comunicato e' stato letto eri nei campi dove si e' giocato la serie A da capitani delle squadre.
Anche noi del BLOG non possiamo che condannare gli avvenimenti di Catania e vogliamo essere vicini alla famiglia del poliziotto ucciso.
Ora pero' chi deve fare qualcosa faccia qualcosa, e subito, senza falsa demagogia e senza falsi buoni propositi che puntualmente vengono lasciati cadere a favore di quegli interessi che ci sono dietro allo " sport " calcio.
pero' non generalizziamo, lo sport, gli sport, fortunatamente non sono tutti uguali.
Se parlo della pallavolo mi rendo conto che siamo veramente lontani da certe cose, i palazzetti e le palestre sono sempre piene di famiglie, di persone che hanno voglia di " godere " lo spettacolo e di viverlo.
Il tifo e' rivolto ( nella stragrande maggioranza ) a favore della propria squadra, esiste lo sfotto' ma non gli insulti, raramente capitano incidenti e squalifiche di campi ( anche se sono successi in passato ) e di incidenti da ordine pubblico non ho memoria.
QUINDI LO SPORT NON E' MORTO, come ho letto in alcuni titoli, ma e' , purtroppo, il CALCIO ( ITALICO ) ad aver subito la sconfitta Più' grande.
Ora chi e' al potere si rende conto che queste cose fanno scendere l'interesse al pubblico e' la vera cosa che hanno paura di perdere sono i SOLDI che ha veramente rovinato questo SPORT.
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