10 dicembre 2019

VOGLIO DIVENTARE "BRUNO".


No! Stavolta non c'entra il colore dei capelli. Vorrei veramente diventare Bruno o meglio Bruniño.
E già perche questo ragazzone del 1986, in questo fine settimana ha veramente chiuso un circolo incredibile della sua vita, infatti, ha vinto l'ultimo trofeo che gli mancava: il mondiale per Club con la Lube. Si avete capito bene, a 33 anni, questo signore di Rio de Janeiro, ha fatto veramente barba e capelli ai più grandi " alzatori " della storia del nostro sport, vincendo tutto, dal campionato alle Olimpiadi, coppe comprese.
Ma i successi non sono mai frutto del caso, non arrivano perché sei una specie di " predestinato" figlio di un certo Bernardiño, ex palleggiatore ma sopratutto CT di quella nazionale verde-oro, capace di rivestire d'Oro il Brasile con 2 Olimpiadi e 3 Mondiali vinti, per non dire le 8 Worldleague e i 10 Campionati Sudamericani. No, perché nel 2006, quando esordì in WL,vincendola, tutti erano pronti a ricordarglielo, nonostante avesse vinto, con la sua Florianopolos 5 dei 7 campionati dispotati, tutti, me compreso eravamo li a dire: 
- se non era per Bernardo, uno con un palleggio così, in nazionale non ci andava.
E invece, e invece mi sbagliavo, ci sbagliavamo. Bruno o Bruniño, ha dimostrato non solo di esserselo meritato il posto da titolare, ma di averselo guadagnato sul campo, proprio li dove conta davvero.
Lavorando maniacalmente, prima su se stesso, suoi obiettivi, poi su come raggiungerli, interpretando al meglio la parola " professionista " e inseguendo, senza un attimo di sosta, la parola vittoria. 
Una parola difficile se non ha ben chiaro quale sia la responsabilità e i compiti del tuo ruolo, il regista, la mente, il palleggiatore. Anzi lo scrivo con la lettera maiuscola Il Palleggoatore, che deve trovare la sintonia con tutti i componenti della squadra, che ha bisogno della ricezione buona per poter alzare la miglior palla al giocatore giusto al momento giusto, sapendo che avrà bisogno di tutti per raggiungere quell'obiettivo ,quel sogno, che è riuscito a raggiungere e a toccare così tante volte che dopo una finale dove tu sei diventato IL PIÙ GRANDE, hai lasciato che chi ti ha permesso di esserlo ( Leal ) prendesse il premio di MVP che ti avevano assegnato ricordando a tutti che avolte non si premia chi lo merita veramente.
Questo dovrebbe essere quello che si deve cercare in un ragazzino che ha voglia di assumersi la responsabilità di questo meraviglioso ruolo. Umiltà voglia di lavorare e voglia di vincere!!!
Saudade Bruno!!!
Stasera vorrei essere te.
Vlrnk


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