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| Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta, vicina a 2 dei loro 4 figli |
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Ho ricevuto dall'avvocato Eugenio Gollini, procuratore di Vigor Bovolenta, questa lettera di Federica Lisi
che ovviamente pubblico integralmente. Per correttezza, per rispetto
della pluralità delle opinioni e della situazione delicata vissuta da
una persona che stimo davvero da tantissimi anni (come lei ben sa). Con
qualche precisazione, che del resto ho anche anticipato telefonicamente
all'avvocato Gollini. In uno dei miei ultimi editoriali ho
semplicemente espresso in poche righe una mia personale idea, come
peraltro dovrebbe essere nel diritto di chi svolge questo lavoro. Con
la limpidezza che viene da oltre 30 di onorata professione e con la
fierezza di chi non ha sospesi con chicchessia, come del resto mi hanno
insegnato fortunatamente i miei genitori. Ovviamente non sono uno
sputa-sentenze, non lo sono mai stato e mai lo sarò, nel fa parte del
mio essere persona, figuramoci del mio essere giornalista. Nè faccio il
giudice tutelare, l'avvocato, il fiscalista o il moralista. Credevo - e
credo - che in estrema sintesi dovesse essere pubblicamente
riconosciuto a Claudio Sciurpa - che in questi
giorni ha pure chiuso la società - il fatto di aver pagato di tasca
propria una cifra importante alla famiglia di un amico che un destino
credele ha strappato ai suoi cari. Tutto qui. Non mi sono certo
soffermato su trattative datate e recenti, su cifre e su modalità. Ed
era ben lungi da me l'intenzione di suscitare un vespaio. Però il gesto
- secondo me ripeto - meritava di essere evidenziato (l.d.).
"Caro Lorenzo, leggo
con grande stupore e amarezza il tuo articolo "Bravo Sciurpa". Come
sai Claudio Sciurpa non ha onorato gli impegni presi con Bovo. Tu
stesso infatti riferisci che Sciurpa ha pagato "quasi completamente" il
sospeso che aveva con Vigor. Scusa ma non riesco proprio ad accettare
che venga definito "Bravo" chi paga "quasi completamente". Così come
non riesco ad accettare chi dice che "coi tempi che corrono" bisogna
essere contenti di ricevere quello che ci danno. No Lorenzo, non sono
d'accordo, i tempi che corrono non possono cambiare il principio per cui
i debiti vanno saldati. Chi non paga integralmente quanto deve non è
BRAVO!!! Questi erano e sono i principi di Bovo e miei. Non ho
commentato la vicenda Perugia perché è una pagina per me veramente
triste e pietosa. Nella mia vita oggi non c'è spazio per tutto ciò che è
triste e pietoso, ma ora devo intervenire perché la frase "Bravo
Sciurpa" è una presa in giro nei confronti di Bovo che si è battuto per
il rispetto delle regole in ogni momento. Quei denari mi erano
necessari per il sostentamento dei miei figli e ho dovuto accettare.
Vorrei che il mio pensiero fosse esteso ai tuoi lettori così che si
possano fare un libera opinione. Non intendo più ritornare
sull'argomento. Se Sciurpa salderà integralmente quanto dovuto te lo
comunicherò. Cordialmente, Federica Lisi"
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