24 agosto 2012

Pallavolo San Giustino: Torre e Mattioli, esperienza e qualità al servizio della squadra.


I due senatori chiamati per far crescere il gruppo di giovani talenti

Paolo Torre, palleggiatore, e Francesco Mattioli, schiacciatore, i due atleti
di lungo corso chiamati dal direttore sportivo di Vivi Altotevere Volley,
Andrea Sartoretti, per elevare il tasso di esperienza, in una rosa, composta 
in
gran parte da giovani di talento.
Giocatori di qualità, fondamentali per far crescere un gruppo composto in gran
parte da ragazzi giovani, di talento, ma con poca esperienza nei campionati
professionistici.
“Sono un palleggiatore anomalo, data la mia altezza, tra l'altro mancino”. Si
presenta così Paolo Torre. “Queste caratteristiche sono state fondamentali
nella mia carriera sportiva, mi hanno permesso di adattarmi a diversi tipi di
gioco. Caratteristiche che cercherò di mettere a disposizione della squadra. 
La
nostra rosa è composta da giocatori che fanno della forza fisica, una delle
caratteristiche principali”. Prosegue Torre: “Su questo stiamo lavorando. Non
abbiamo ancora un impianto di gioco ben definito, è normale di questi tempi. 
Ci
vorrà ancora del tempo, ma già dalle prime settimane di lavoro, c'è la
percezione che il nostro gruppo, grazie al lavoro del coach, potrà dire la 
sua,
in questo campionato. Sono quasi venti anni che gioco a pallavolo, molti di
questi passati tra i professionisti”. Conclude Torre: “Voglio ancora
dimostrare, a me stesso, e a San Giustino, di poter ancora rimanere in serie
A1. Tutti noi abbiamo una sfida personale da vincere, questo è importante per
fare bene”.
Francesco Mattioli torna in serie A1 dopo sei stagioni, è il giocatore più
esperto della rosa.
“Cercherò di mettere la mia esperienza a disposizione del gruppo, aiutando i
più giovani a crescere”.  Queste le parole di Francesco Mattioli. “Siamo un
gruppo molto motivato; molti di noi, in carriera, non hanno raggiunto grandi
traguardi, e questo è positivo, ci darà la spinta per dimostrare il nostro
valore. Giocare in serie A1 è il massimo per un atleta, ci rende tutti più
responsabili, consapevoli. In questa prima fase di preparazione stiamo facendo
molto lavoro fisico. Abbiamo iniziato prima degli altri per farci trovare
pronti, iniziare bene è fondamentale per una squadra come la nostra, che fa
delle motivazioni, dell'entusiasmo, una delle armi principali. Sarà un
campionato estremamente equilibrato, sopratutto per le formazioni di media-
bassa classifica; a causa della crisi economica, molti giocatori stranieri
hanno lasciato l'Italia per cercare ingaggi più alti in altre nazioni, è ciò 
ci
induce a pensare che questo sarà un campionato meno competitivo rispetto alle
passate stagioni. L'Italia però ha una grande tradizione in questo sport, ed 
in
concreto rimane sempre un campionato estremamente difficile da giocare. Ma 
sono
certo che”, conclude Mattioli “faremo di tutto per toglierci delle
soddisfazioni: lo dobbiamo alla Società, che ci ha permesso di continuare a
giocare tra i professionisti, e ai nostri supporter, che ci sono sempre molto
vicini”.

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