La volontà di tornare a Città di
Castello ha avuto la meglio: Matteo Piano, centrale astigiano di 207
centimetri, giocherà ancora con la maglia numero 11 della società del
presidente Joan. Il giocatore di proprietà Copra Elior Piacenza, ha disputato
una splendida stagione 2011-2012, risultando uno dei migliori nel suo ruolo con
215 punti totali messi a segno, una percentuale del 56% in attacco e 79 muri
vincenti. Matteo ha desiderato fortemente il ritorno a Città di Castello dove è
stato apprezzato da tutti per il suo impegno in campo, per i suoi modi gentili,
per il suo sorriso e la sua grande disponibilità. E poi l’intesa con l’alzatore
Marco Visentin è ormai affinata dopo un anno per cui i due si ritroveranno a
metà agosto più carichi che mai per migliorare ancora e per regalare grandi
gioie alla tifoseria biancorossa, assieme a capitan Rosalba e ai nuovi acquisti
della compagine di Andrea Radici.
“Ora va tutto bene- afferma Matteo Piano
raggiunto telefonicamente ad Asti – la
volontà c’era tutta e sono contento di tornare a Castello, di ritrovare alcuni
compagni, il grande capitano Rosalba, un secondo allenatore in campo, Marco
Visentin e gli altri. Sono stato troppo bene nella stagione scorsa, voglio fare
un buonissimo secondo anno a livello personale e di squadra. I presupposti ci
sono perché l’ambiente è rimasto lo stesso con il coach Radici, che ha sempre
avuto tanta fiducia in me, con Marco Bartolini che è sempre prodigo di
consigli. Devo ringraziare tante persone, in primis il presidente Arveno Joan e
con la signora Maria Antonietta, due persone stupende che mi hanno sempre apprezzato.
E poi tutto lo staff medico e fisioterapico che mi ha aiutato nell’ultimo mese
con la borsite al gomito e i dirigenti tutti. Ringrazio ovviamente anche la
società di Piacenza che mi ha dato questa opportunità, Tubertini, De Lellis e
Davide Marra che mi ha sempre parlato bene di Città di Castello, dove quest’anno
ritroverò anche un amico come Jacopo Massari che è cresciuto assieme a me alla
Copra. Rngrazio pure il pubblico tifernate perché è divertente stare in campo e
vedere una partita con tutto questo pubblico che ti sta vicino. Il contesto
pallavolistico italiano in generale sta attraversando un momento difficile perché
con la crisi molte squadre se ne sono andate, ma Città di Castello è una
garanzia!”
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