19 settembre 2011

Europei: L'amarezza a caldo di Savani



Ripartiamo da qui, dall'amarezza di un Europeo perso in finale contro una coriacea Serbia che ha avuto il merito di crederci di piu' e di gestire meglio i momenti delicati di una partita comunque giocata dai nostri azzurri.

questo e' solo un punto di partenza e non un traguardo, coach Berruto e il suo STAFF sanno che aver riposizionato l'Italia piu' meno nel posto dove deve stare e' il primo traguardo di una lunga strada....

A questo pero' si deve aggiungere una presa di coscienza collettiva sulla qualità del lavoro che tutte le nostre societa' devono fare, aldila' degli obiettivi personali di ogni uno di noi.

Se la qualita' dei nostri ragazzi aumenta , aumenta anche la qualita' del nostro sport, che da troppo tempo ormai e' diventata, in alcuni casi, solo una missione sociale e che rimanda alle societa' piu' grandi l'obbligo di fare un lavoro di eccellenza.

Questo pero' non vuol dire che non si deve andare piu' in palestra per divertirsi, anzi, proprio li sta' il vero cambiamento, la capacita' di societa', dirigenti e allenatori di dare QUALITA' attraverso il DIVERTIMENTO e' il primo vero OBIETTIVO che tutti NOI siamo chiamati a raggiungere.

Il mondo dello sport e' cambiato, cosi sono cambiati i nostri ragazzi, da questo bisogna cambiare l'approccio e il metodo di lavoro....

FORZA ITALIA....

VLRNK

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