Quest’anno Perugia non avrà una serie A1 femminile di pallavolo. La società Sirio, da oltre due decenni al vertice della pallavolo internazionale, rinuncia all’iscrizione alla regular season 2011/2012. La società non è riuscita a raggiungere la cifra di 200.000 euro che avrebbe garantito la copertura completa delle obbligazioni e la conseguente possibilità di iscriversi al campionato. I motivi sono molti e in primis non deve essere dimenticata la crisi economica che attanaglia il mondo imprenditoriale e che ha costretto molte aziende a stringere i cordoni della borsa. Il presidente Alfonso Orabona: “Avevamo trovato nuovi sponsor per affrontare la prossima stagione, quasi tutti fuori dall’Umbria. Si tratta soprattutto di società che operano nel campo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili, ma a questo punto non è più importante. Quel che importa è che la Sirio, dopo quarant’anni si trova costretta a chiudere i battenti. Non abbiamo avuto aiuto da nessuno e nemmeno parole di incoraggiamento. Ringrazio tutti i tifosi, le giocatrici e l’intero staff che fino all’ultimo ha lottato insieme a me. Ringrazio di cuore anche i pochi che ci hanno sostenuto e hanno creduto in noi”. Il team manager Massimo Menghini: “Bisognerebbe ragionare su questi quarant’anni di storia. Mi piacerebbe anche capire se la Sirio è morta di morte naturale o è stata ‘assassinata’. Uccisa dall’indifferenza e dall’inerzia delle istituzioni, sia politiche che sportive, e dell’imprenditoria umbra. Sono amareggiato e deluso e il mio sconforto non può neanche essere paragonato a quello di Alfonso Orabona. Il presidente è stato l’unico a lottare fino all’ultimo momento per far sopravvivere la Sirio e non stiamo parlando di una società appena nata, ma di un pezzo di storia della pallavolo italiana. La mia sensazione è che sia mancata nettamente la volontà di mettersi ad un tavolo, per risolvere i problemi che riguardano non solo una società sportiva, ma l’intera collettività dei tifosi e degli appassionati. É stato preoccupante anche veder fuggire molti imprenditori che prima si sono mostrati interessati e poi, chissà perché, si sono allontanati improvvisamente. La regione ha perso molto sportivamente parlando, prima con il calcio e adesso con la pallavolo. Molti forse dimenticano che quando si crea un movimento attorno ad uno sport è perché c’è una società di alto livello come la Sirio, in grado di attrarre, scoprire, allevare e motivare i campioni di domani. Da ora in poi, e non so per quanto tempo, probabilmente mancherà in Umbria una squadra di vertice, almeno nella pallavolo femminile”. È bene però concludere con una nota di speranza. La stella della Sirio continuerà a brillare attraverso il settore giovanile, resosi autonomo dalla società madre. La speranza è che in pochi anni, forte dell’esperienza e della tradizione della più importante squadra sportiva umbra, la giovanissima Sirio possa ritornare a far splendere i colori biancorossi nella massima serie. La società saluta con affetto tutti i tifosi, le atlete e i tecnici che in questi quattro decenni si sono susseguiti numerosi. Un ringraziamento necessario deve andare anche a tutti i giornalisti sportivi che in questi anni hanno seguito con affetto, professionalità e passione la storia della Sirio.
(Fonte Pallavoloperugia.net)
1 commento:
NON E + L'ORABONA
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