Cortona Volley: non c'è il palazzetto, ma c'è una grande squadra che merita la A

Quanto scritto e detto dalla società in questi giorni è condivisibile: il futuro del Volley a Cortona non può più dipendere dall'impegno dei soli patron Montigiani e Vinciarelli, che già hanno avuto l'enorme merito di portare questa squadra così in alto e meritano di essere aiutati. Lo sforzo adesso deve essere di tutta la comunità e ognuno, per quel che può, deve cercare di dare un contributo.
Non è un momento semplice, con la crisi economica che inevitabilmente impone altre priorità, ma un traguardo sportivo di questa importanza è cosa che capita molto raramente e a Cortona non è capitato mai prima d'ora.
La migrazione verso Arezzo, in attesa della realizzazione del quasi-palasport a Camucia, è un male in sè più che tollerabile, ma che crea inevitabilmente una diminuzione dell'interesse della nostra imprenditoria locale per la prossima stagione. Per contro l'interesse dell'imprenditoria aretina è tutto da creare, e speriamo che (nell'eventualità) qualcosa vada in porto.
Il sogno, forse una chimera, è quello di un grande sponsor di rilievo nazionale, una grande azienda che possa permettere un ulteriore significativo salto di qualità con obbiettivi ancora più ambiziosi. Per arrivare a questo però ci vorrebbe un quasi-capolavoro imprenditorial-diplomatico, e tantissima fortuna.
In un momento così complesso noi, come tutti i tifosi (e in quanto tifosi!), siamo rispettosi di tutte le scelte che saranno compiute e non biasimeremo certo le decisioni che la dirigenza societaria vorrà prendere, ma continuiamo in cuore nostro a sperare che la grande occasione non vada persa.
Da inguaribile romantico voglio chiudere invitando tutti a non dimenticare che il Cortona Volley è anche e soprattutto una squadra. Una squadra fatta di ottimi giocatori, di un bravo allenatore e di uno staff valido. Persone che meritano la A per le qualità dimostrate e l'impegno messo in campo in questa stagione. Un punto di partenza che di fronte a un palasport che non c'è e ai soldi che certo non abbondano ha comunque la sua importanza
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