Per forza s’intende la capacità neuromuscolare di un individuo di vincere o, comunque opporsi ad una resistenza esterna attraverso lo sviluppo di elevate tensioni muscolari.
Le capacità di forza vengono sostenute da una reazione globale dell’organismo:
Dalla mobilitazione delle qualità psichiche;
Dalle funzioni dei sistemi motorio, muscolare, vegetativo, ormonale e di altri sistemi fisiologici dell’organismo
La forza muscolare, in quanto componente dinamica di ogni movimento rapido, può avere caratteristiche qualitative diverse che cambiano a seconda della velocità del movimento, della resistenza esterna e della durata del lavoro.
Nelle condizioni dell’attività sportiva, l’effetto di lavoro dei movimenti viene determinato sia dal valore massimo dell’impegno di forza sviluppato, che dal tempo necessario per raggiungerlo.
L’evoluzione della forza e l’allenabilità è in fase ascendente ed essa non raggiungerà i suoi valori più elevate che tra i 25 e 30 anni per poi decrescere. La diminuzione di tale capacità è più rapida nei maschi che nelle femmine.
La formula per calcolare la Forza è:
F = m.a
L’unità di misura della forza è il Newton(N): 1 N è pari a quella forza che in un secondo dallo stato di quiete imprime ad un chilogrammo- massa l’accelerazione di un metro al secondo.
Essendo Forza e Resistenza i due parametri in contrapposizione, a seconda della loro interazione avremo diverse espressioni di forza, cioè:
se F>R si avrà una forza isotonica , superante, cioè concentrica
se F
La forza, se riferita alla sua contestualizzazione nella gestualità umana, può essere:
Generale
Specifica
E può esprimersi come:
Forza massima
Per forza massima si intende la più elevata tensione che il sistema neuromuscolare riesce ad esprimere attraverso una contrazione massima volontaria
Forza dinamica-rapida
1.Esplosiva
Per forza esplosiva si intende la possibilità di esprimere grandi valori di forza nell’unità di tempo con la massima accelerazione all’inizio del movimento con carichi elevati.
2.Veloce
Per forza veloce si intende la possibilità di esprimere grandi valori di forza nell’arco del movimento raggiungendo la massima velocità esecutiva nella fase finale del movimento stesso con carichi medi.
3.Reattiva
E’ quella prestazione muscolare che, nell’ambito di un ciclo stiramento-accorciamento produce un più elevato impegno di forza.
Resistenza alla forza
E’ la capacità dell’organismo di conservare l’efficacia e l’ampiezza del movimento di forza in prestazioni prolungate. Essa si manifesta di solito contro resistenze piuttosto ridotte ed è la prerogativa di movimenti di tipo ciclico
Nella pallavolo, dove è richiesta forza veloce, ho bisogno di una base di lavoro con carichi elevati e di richiami in determinati periodi dell’anno, la componente maggiore ed essenziale, deve essere fatta di esercizi con alta velocità di contrazione. Serie a sfinimento con elevato numero di ripetizioni a carichi medi, stressando il muscolo in diversi angoli di lavoro, con brevi recuperi hanno effetto sull’ipertrofia muscolare, e non sull’esplosività del soggetto atleta. Per migliorare la prestazione di gara, nello specifico la pallavolo, mi rifaccio al principio SAID (adattamento specifico allo stimolo imposto).
Tale criterio stabilisce che l’atleta risponde in modo specifico in relazione agli stimoli allenanti che gli vengono proposti
Stimolo - Risposta - Adattamento
Secondo questo principio il metodo impiegato per migliorare la prestazione deve essere meccanicamente simile al gesto di gara, l’atleta si adatta in modo specifico al tipo di allenamento che fa. Se si allena lentamente diventerà abile nell’eseguire gesti motori piano, il contrario se si allenerà con gesti esplosivi, dove ogni movimento richiede grosse accelerazioni ed un grande reclutamento di fibre muscolari rapide.
Redatto dal prof Fausto Franchi e Prof Valentina Giombetti PALESTRA ELITE
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