
Uno degli argomenti più caldi dell’estate è il trasferimento del titolo sportivo, pratica discutibile e tipica solo della pallavolo. Assistiamo in questo periodo a squadre che hanno vinto i loro rispettivi campionati e vendono il titolo, altre che hanno investito tanto e non hanno vinto, che decidono di mettere ancora mano al portafoglio e “comprarsi” la promozione. Ciò accade a tutti i livelli, abbiamo visto quest’anno Ostia (squadra dei neo bianco – rossi Spanakis, Di Manno e Czekiel) dominare la serie B1 e cedere il titolo a Catania, rimasta in B1 dopo l’eliminazione ai play off, oppure il San Mariano, che ha vinto la serie C battendo in finale noi del Selci, che per far fronte a problemi economici pare avviato anch’esso alla cessione dei diritti. Più in alto possiamo citare Roma, creata e “piazzata” in A1, lo stesso per Milano in A2 e tante tante altre realtà. Tutto questo, libero e legale, ma non proprio eticamente corretto, ha fatto discutere gli addetti ai lavori, per questo vi propongo, sempre da http://www.volleyball.it/, qualche stralcio relativo a questo argomento.
Serie B: I diritti sportivi. La normativa e le aree geografiche per l'acquisto e la cessione
MODENA - Questa settimana il periodico Tutto Volley Lombardia ha anticipato la classica uscita per affrontare la delicata normativa che regola l’acquisizione e la cessione dei diritti sportivi per i campionati di serie B1 e B2 maschili e femminili. Una normativa recentemente modificata dal Consiglio Federale che ha previsto una nuova discplina su base zonale che ha subito innnescato dibattito e polemiche.
In pratica le società di una determinata regione hanno la possibilità di acquisire o cedere il proprio diritto sportivo solo ed esclusivamente entro una certa area geografica. A tale proposito l’Italia è stata suddivisa in quattro macro aree sostanzialmente Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud, con l’eccezione delle due isole Sicilia e Sardegna le cui società possono acquisire diritti nell’intero territorio nazionale ma cederli soltanto nell’ambito della propria area di appartenenza.
Volleyball.it apre la porta al dibattito a dirigenti di club, dirigenti federali e altri che abbiano voglia di esprimere i propri pareri (redazione@volleyball.it - oggetto: titoli B1 e B2).
Ecco la norma per la cessione e acquisizione dei titoli sportivi di B1 e B2 maschili e femminili. Nella riunione dell’8 e 9 giugno scorsi, il Consiglio Federale ha deliberato alcune modifi che sulla cessione dei diritti sportivi di serie B1 e B2.
Questo il passaggio innovatore e al centro del dibattito:
E’ possibile la cessione dei diritti sportivi dei campionati di serie B1 e B2 maschile e femminile acquistabili e tra società delle regioni comprese nelle seguenti 4 aree geografiche
1° area geografica – Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia (41 diritti) TOTALE: 692
2° area geografica – Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna TOTALE: 863
3° area geografica – Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna TOTALE: 1014
4° area geografica – Campania, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia TOTALE: 80
Le società delle regioni Sicilia e Sardegna possono acquisire diritti dei campionati di serie B1 e B2 maschile e femminile da società dell’intero territorio nazionale senza alcun vincolo geografico; mentre possono cedere diritti dei campionati di serie B1 e B2 maschile e femminile soltanto a società delle regioni comprese nella loro area geografica.
Serie B: I diritti sportivi. Il parere del consigliere federale Cattaneo
MILANO - "Lasciamo perdere per un attimo i numeri e partiamo da un concetto di base. Oggi, nella pallavolo di vertice, competenza, bravura, voglia di fare ed esperienza non bastano più. Ci vuole anche una adeguato supporto economico che, in un ipotetico momento di difficoltà, può anche diminuire o venir meno del tutto. In questa situazione la cessione del diritto può diventare anche una fonte di introito che potrebbe rivelarsi addirittura vitale per la società in momentanea crisi economica. In più tutto resterebbe nell’ambito pallavolistico".
Bruno Cattaneo - consigliere federale Fipav - vede anche un altro, fondamentale vantaggio nella possibilità di cessione dei diritti: "Non dimentichiamo che proprio grazie alla cessione dei diritti, finora abbiamo sempre potuto contare su campionati ad organici completi. Cosa che, senza questa possibilità, più di una volta avremmo corso il serio rischio di non vedere realizzata".
La riflessione entra poi ancora più nello specifico: "Se si vogliono mettere dei paletti alla cessione dei diritti, si può anche fare. Ma credo che i criteri scelti quest’anno si prestino a troppi equivoci. Ad esempio, di fatto, la Lombardia ha la possibilità di acquisire diritti solo dal Piemonte mentre altre regioni possono attingere ad un bacino ben più vasto o, è il caso di Sicilia e Sardegna, addirittura in tutta Italia. Una differenza troppo evidente che penalizza la Lombardia".
La critica costruttiva di Cattaneo propone quindi altre soluzioni: "La cessione dei diritti potrebbe essere limitata all’interno delle regioni interessate dai gironi. In più si potrebbe introdurre anche una limitazione temporale: chi acquisisce o cede i diritti, non può ripetere l’operazione nei tre anni immediatamente successivi".
Serie B: I diritti sportivi. Il parere del vice presidente Fipav Apostoli
MILANO - La creazione delle 4 aree per l’acquisizione o la cessione dei diritti di serie B ha, come tutte le decisioni, provocato le reazioni più disparate. Prima di entrare nel merito, il vice presidente federale Francesco Apostoli illustra come si è arrivati a questa determinazione: "Prima di entrare nel merito, occorre fare un discorso a monte. Già l’anno scorso nella Guida Pratica avevamo chiaramente detto che sarebbe cambiato il sistema di acquisizione/cessione dei diritti di serie B invitando quindi le società eventualmente interessate ad attendere ulteriori chiarimenti. Quindi chi ha lavorato per acquisire o cedere i diritti prima che la federazione decidesse, ha forse accelerato un po’ troppo i tempi".
Anche se, non più tardi di un paio di mesi fa, il Consiglio Federale a Cagliari decise di non toccare nulla per quest’anno. "E’ vero – prosegue Apostoli – In Sardegna venne deciso di lasciare tutto invariato ancora per questa stagione ma, subito dopo, ci fu l’intervento del Coni che sottolineò ancora una volta come fosse necessario regolamentare l’acquisizione/ cessione dei diritti sottolineando che la stessa non è un principio sportivo. In pratica il Coni sollecitò un nostro intervento in materia".
Anche se, oggi, il diritto non appartiene più solo alla sfera esclusivamente sportiva essendo ormai legato a doppio filo anche a quella economica: "Una società che conquista una promozione sul campo – prosegue il vice presidente federale – nell’anno successivo può magari essere costretta a rinunciare alla categoria superiore perché non ha sponsor che le permettano di sostenerne i costi. La situazione economica di fatto penalizzerebbe questa società e, senza l’ausilio dell’acquisizione/cessione dei diritti, di fatto dovrebbe rinunciare ripartendo dalla categoria più bassa. Cedendo invece il proprio diritto, potrebbe trovare le risorse necessarie per ripartire un gradino più in basso ma continuando in tal modo a svolgere la propria attività".
Un messaggio importante, come importante è stata poi la decisione della creazione delle 4 aree per l’acquisizione/ cessione dei diritti di serie B: "Dovevamo dare un segnale forte al Coni – prosegue Apostoli – creando dei vincoli che limitassero gli scambi dei diritti sportivi. Dopo attente valutazioni abbiamo scelto la creazione delle 4 aree geografiche che abbiamo cercato di rendere il più omogenee possibile anche a dispetto della formazione dei gironi della passata stagione. E’ chiaro che, qualsiasi decisione avessimo preso, avremmo accontentato alcuni e scontentato altri. Mi rendo conto che, con questa suddivisione, la Lombardia potrebbe di fatto essere penalizzata ma dovevamo anche tenere presente di cercare di evitare la concentrazione dei diritti in poche regioni a scapito di altre. Questo non significa che la nostra decisione non possa essere in futuro cambiata e migliorata".
4 commenti:
mi dispiace per voi che ci facevate la bocca, ma i diritti di B non li potete comprare perchè S.M. farà il campionato.
Il campionato si vince sul campo non a luglio con il portafoglio e le macumbe.
caio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caro Anonimo...
noi di Macumbe o robe varie non sappiamo proprio che farcene...
i patti erano chiari, se vincevamo il campionato facevamo la B2, altrimenti pazienza...
di certo non ci mettiamo a cercare diritti o sperare in ripescaggi, la storia insegna (vedi Arezzo) che chi vuol fare il passo più lungo della gamba va a finire male, e non credo che a Selci si voglia chiudere baracca solo per togliersi lo sfizio della B2...
ti assicuro che pure l'anno prossimo e fin quando saranno questi gli obiettivi la promozione sarà cercata sul campo e non certo a tavolino...
per il resto mi dispiace che tu ti cali dietro la fin troppo facile ombra dell'anonimato, il dibattito è libero e libere sono le idee, volevo solo ribadire che nessuno vi ha mai gufato (se non in campionato, è ovvio...) e che al contrario ti quanto tu creda l'opinione comune del Selci, giocatori e dirigenti, è volta verso la speranza che il San Mariano la serie B2 la faccia, perchè se l'è meritata sul campo con un campionato da favola e sarebbe triste che i giocatori che se la sono guadagnata siano costretti ad emigrare o rifare lo stesso campionato...
con sincerità,
Marco Calchetti
giusto markino i titoli sportivi vanno vinti sul campo non comprati e ora di smettere e una vergogna se uno vule fare una squadra parte dal campionato + basso e vince i campionati invece di comprare i diritti tuttalpiù una squadra puo e ssere ripescata altrimenti la squadra che non puo proseguire i campionati in cui e iscritta automaticamente deve essere cancellata dalla fipav e partire con un nuovo nome dal campionato +basso
Milano
Oltretutto, per chi era al palazzetto per GARA 2 non e' mai stato in dubbio il fatto che il SAN MARIANO avesse meritato, infatti a fine partita TUTTI hanno applaudito i VINCITORI...
MAH!!!
Valerinik
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