Educazione, agonismo, sinergia territoriale, tutto questo e tanto altro ancora è il progetto trentino che abbraccia, ad oggi, ben cinque società.
Il dirigente responsabile Patrizio Bonafini racconta le basi ispiratrici dell'iniziativa che abbatte i campanili per far lievitare il livello delle atlete prodotte dai vivai
Il dirigente responsabile Patrizio Bonafini racconta le basi ispiratrici dell'iniziativa che abbatte i campanili per far lievitare il livello delle atlete prodotte dai vivai

TRENTO - Conciliare la finalità agonistica con quella educativa, arrivando alla creazione di gruppi di “punta” che potranno partecipare ai campionati giovanili con maggiori possibilità di essere competitivi nel panorama nazionale. VolLei a 360° è partito da pochi mesi, ma già si intuiscono l’importanza e la portata del progetto, nato in Trentino, che abbraccia l’intero settore giovanile dal Minivolley all’under 18 e si propone una cooperazione tra le società partecipanti: finora hanno aderito in cinque, Trentino Volley, Marzola,Lavis, Ausugum e Villazzano. A spiegarci le novità e le finalità dell’iniziativa, destinata a fare lievitare il livello delle atlete prodotte dai vivai locali, è il dirigente responsabile Patrizio Bonafini, che gestisce il progetto e presiede un Comitato di Coordinamento formato da un dirigente nominato da ogni società partecipante.
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